SafeWorld™ - Comunicato stampa 12/02/2021
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DICONO DI NOI
Un passaporto vaccinale fatto in Ticino - VIDEO
Telegiornale - RSI Radiotelevisione svizzera, 12 febbraio 2021
Da una start-up luganese il primo progetto elvetico
Di Dario Campione
“Una start-up luganese ha creato il primo passaporto vaccinale elettronico della Svizzera. Si chiama SafeWorld e ha presentato il suo progetto ieri in una conferenza stampa online. Massimo rispetto della privacy, adesione volontaria e un perimetro limitato di applicazione sono le caratteristiche principali del passaporto vaccinale made in Ticino.
(…) Il compito delle start-up è prevedere, agire in anticipo. Da mesi - ha aggiunto Rucci - si discute di passaporto vaccinale. Noi siamo pronti a partire>.”
Corriere del Ticino, 12 febbraio 2021
Igor Rucci presenta SafeWorld, il primo passaporto vaccinale in Svizzera: "Ottima soluzione per viaggi ed eventi"
Della Redazione
“SafeWorld (…) si basa esclusivamente sull’iscrizione volontaria da parte di coloro che si sono vaccinati e che desiderano ottenere una soluzione veloce e efficace per poter dimostrare l’avvenuta vaccinazione. Sviluppato grazie all’esperienza del suo fondatore nella gestione di dati altamente sensibili, l’utilizzo di SafeWorld permetterà a chi gestisce viaggi aerei, crociere, fiere, concerti, stadi e feste, di offrire servizi ed organizzare eventi per le persone già vaccinate. La protezione della privacy dei singoli individui è la massima priorità".
Liberatv, 12 febbraio 2021
Un passaporto vaccinale digitale nato a Lugano
Della Redazione
“L’idea di SafeWorld è quella di farsi trovare preparati, garantendo un trattamento dei dati snello e mirato che secondo la startup potrebbe essere rischioso gestire tramite l’attuale libretto elettronico delle vaccinazioni. È impossibile determinare con certezza quali saranno le misure che i governi prenderanno per favorire l’uscita dalla pandemia e per rilanciare un’economia in netta difficoltà, ha dichiarato il fondatore Igor Rucci. Noi crediamo che una delle possibilità più realistiche ed attendibili sia quella di permettere alcune attività e servizi temporaneamente alla popolazione vaccinata”.
laRegione, 12 febbraio 2021